Saggistica |
Nella
pagina sono in evidenza
titoli di saggistica varia, mentre per la saggistica di Aeronautica,
quella di
Archeologia e Orientalistica,
e per quella di Musica
si rimanda alle pagine dedicate. |
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Il
simbolo a fianco del titolo indica la disponibilità della versione
digitale in PDF scaricabile
da www.torrossa.com |
Nicoletta Lepri |
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Nicoletta Lepri |
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Valentina Quadri - Marco
Majrani - Roberto Appiani
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Valentina Supino
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A- James Gregor
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Gregorio Nardi
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Marcello de Angelis
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Giuseppe
Càntele
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Maurizio
Gagliardi (a cura di), |
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Carlo
Pasi
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Marcello
de Angelis Dal classicismo di Leopoldo Cicognara – convinto sostenitore del "bello ideale" – fino all’estremo confine del XIX secolo (profondamente marcato dai moti risorgimentali) queste pagine scandiscono la cronologia del pensiero estetico sulla musica che aveva toccato in Italia vertici significativi. E non solo per merito degli addetti ai lavori. Un esempio per tutti: Leopardi con le sue puntuali e acute riflessioni affidate allo Zibaldone o ad alcuni passi poetici. Un’autentica profezia fu la voce del "politico" Mazzini quando auspicò l’arrivo di un uomo nuovo nel mondo del Melodramma. Dopo Rossini l’Ignoto Numini (questa la dedica al pamphlet del 1834-35 qui riprodotto) avrebbe dovuto incarnare sulla scena le immagini prorompenti di Inni, Canti e Cori coniugando l’attualità alla tradizione mutuata da Rossini, Bellini, Donizetti, Mercadante, Cherubini, Spontini, Pacini e altri autori del primo Ottocento. Il pensiero a Verdi è evidente prima che il nome esplodesse col Nabucco del 1842. I teorici citati nel presente volume (Boucheron, Santucci, Majer, Gioberti, i ricordati Cicognara e Leopardi, Panzacchi, ecc.) pur restando saldamente ancorati ai princìpi del "bello ideale", seguono i vènti nuovi provenienti da Berlino (Hegel) e da Parigi. Gli "Scapigliati" milanesi fecero la loro parte nel sostenere Arrigo Boito e Abramo Basevi, attivo nella vivace Firenze del tempo e autore, nel 1859, della prima importante monografia su Verdi. Nella seconda metà dell’Ottocento sogni, fantasie, nebbie metafisiche e mitologie classiche tenderanno a dissolversi nella concretezza "scientifica" del positivismo, nella ricerca storica e musicologica, nell’emergente e suggestiva analisi psicologica dell’individuo, facendo filtrare le inquietudini esistenziali del Novecento. |
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.Raffaello
Monterosso
la
collana |
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Alberto
Majrani Fu proprio Ulisse a compiere la strage dei Proci, oppure Telemaco si fece aiutare da qualcun altro? Chi poteva essere veramente il misterioso straniero, giunto a Itaca dopo vent’anni e che nessuno era in grado di riconoscere? Una attenta lettura dell’Odissea ci rivela la miriade di indizi lasciati da Omero per la sorprendente soluzione. Ulisse non era… Ulisse, ma il migliore degli arcieri achei: Filottete! Con questa chiave, il poema omerico assume improvvisamente una logica che nessuno prima d’ora aveva mai neanche sospettato. |
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Firenze
e la musica italiana del secondo Novecento Le tendenze della musica d’arte fiorentina con dizionario sintetico ragionato dei Compositori a cura di Renzo Cresti ed Eleonora Negri. LoGisma, 2004. 512 p., ill., 17x24 (Etruriae; 4) - ISBN 88-87621-43-8 Euro 40,00 Menzione d'Onore per la Saggistica al XXIII Premio Firenze 2005 L’opera
esamina in particolare il periodo dal 1945 al 1975 (morte di Dallapiccola),
per gettare poi uno sguardo panoramico sugli anni successivi fino ai
giorni nostri. Vengono illustrate le relazioni del mondo musicale
fiorentino con la letteratura e la pittura. Partendo dalla prima
generazione del Novecento, da Dallapiccola alla “Schola fiorentina”,
sono presi in esame, in singole schede, i compositori nati fino ai primi
degli anni Cinquanta. Sui compositori nati dal 1940 al 1960 è tracciata
una panoramica che si avvale anche di apposite interviste rilasciate per
questa opera. Documenti e fotografie storiche indicano la prosecuzione
della lezione dei Maestri e lo stato di vitalità della musica a Firenze.
Un’analisi della musica, della poetica e della biografia dei Maestri
citati, in relazione alla vita culturale e musicale italiana, completano
l’opera. |
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Giovanni
Vitali Sedici saggi, scritti dal 1995 al 2001 per il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e l'Orchestra della Toscana, dai quali emerge la straordinaria vivacità della vita musicale fiorentina, animata da avvenimenti curiosi e personaggi singolari fin dal Settecento. La rievocazione di storiche "prime" e la ricostruzione delle presenze di illustri compositori e cantanti permette di approfondire il panorama culturale della città e comprendere il percorso evolutivo che, nel 1933, portò alla nascita del Maggio Musicale Fiorentino. |
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Giulio
de Angelis, scritti di musica e di cinema Alla fine degli anni ‘50 l'edizione mondadoriana dell'Ulisse era uscita provocando giusto scalpore. Fu l’evento culturale del dopoguerra. Ne era autore Giulio de Angelis che si guadagnò il riconoscimento e l’apprezzamento di molti in Italia e all'estero. Di pari passo con l’attività di traduttore (da John Steinbeck, a Nathaniel Hawthorne, da William Faulkner a Virginia Woolf), de Angelis coltivava la passione per la musica e per il cinema. La “fede” per Schönberg, la Scuola di Vienna, la rivendicazione di Anton Bruckner, ecc. Le sue note critiche musicali e cinematografiche, apparvero su periodici come «Disclub» o ancora «Cinema» e l’«Eco del Cinema», offrendo sempre osservazioni tutt’altro che irrilevanti per quei tempi di fervori neorealisti e di ammirazioni per i bei divi Hollywood. Sandro Bernardi, Cesare Orselli li hanno riletti e commentati con acume e precisione, ritenendo non gratuita la decisione di includerli nella raccolta in memoriam |
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Enrico
Nistri "Senza Stato. E senza neppure un briciolo d’anima. Così si presenta l’Italia al debutto del nuovo Millennio. Un Paese "tribale", appunto, nel quale sono "costrette" tutte le amarezze di un intellettuale che vive di sconforti quotidiani, raramente mitigati da lampi di ottimismo. Del resto, soltanto gli imbecilli potrebbero cullarsi tra morbide illusioni circa i destini dell’Italia. Per come è messa, non è lecito attendersi nulla dl buono: un po’ trascurata landa levantina, un po’ parente povero di un’Europa che la osserva con diffidenza e a volte con vero e proprio disgusto. Di questa Italia, castrata nelle sue aspirazioni di potenza mediterranea e ridotta a raccattare la benevolenza di chi la guarda con l’occhio del turista prodigo ed invadente, è difficile dire cosa si dovrebbe salvare". Gennaro Malgieri |
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Il Lohengrin di Wagner a Firenze LoGisma, 1999. 120 p., ill., 17x24 (Etruriae; 1) - ISBN 88-87621-04-7 - Euro 12,91 contiene "Lohengrin à Florence" di Georges Noufflard (trad. Ilaria Tommasi) La fortuna dell'opera wagneriana vista attraverso gli esiti della critica, dalle prime rappresentazioni fiorentine (teatro Pagliano 1871 e 1886, Pergola 1888, Pagliano 1893 e 1897, Pergola 1899) alla messa in scena di Ronconi e Julia Jones del 2 novembre 1999. Le reazioni del pubblico ed i commenti alle prime rappresentazioni di Bologna, Roma, Napoli. La nuova messa in scena di Luca Ronconi e Margherita Palli. |
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Stefano De Rosa With english translation. 1996. 112 p., ill., 17x24 - Euro 12,39 – Order Now Il soggiorno a Volterra, nella primavera del 1668, fu di fondamentale importanza per Stenone e per la nascita della geologia. Un saggio promosso dal Comune di Volterra che contribuisce a far luce sulla vita e lo studio di un grande medico, scienziato e uomo di fede del Seicento. "Volterra ha reso omaggio a Niccolò Stenone facendo anche conoscere quei segni e quei documenti della propria città che sono la testimonianza del significativo passaggio dello scienziato danese". L'Ambra, dicembre 1996 |
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